Orlando al richiamo “Vieni qui” oppure “No non si tocca” oppure “No non farlo” oppure “Guarda che cadi” oppure “Ti fai male” ecc ecc ecc…Proprio non ci sente!!! Io lo lascio fare, un po’ perche` e` il secondo e ho un minimo di esperienza precedente con la prima figlia, un po` perche` ho imparato a conoscerlo e ho capito che lui ha proprio bisogno di andare da solo, di scoprire e piuttosto anche di farsi male, ma almeno ha fatto la sua piccola esperienza.
Si dice che la curiosita` sia femmina, ma con Allegra non avevo timore di stare in bagno a truccarmi o in cucina a fare da mangiare, la mettevo seduta sul letto o sul divano e mi guardava incantata, le bastava che fossi li`. Con Orlando non e` proprio la stessa cosa, a volte mi domando il perche` non l’ho chiamato Pietro?!? Magari era meno furioso!!! Non mi scolta e cio` che e` peggio non gli interessa proprio nulla quello che ho da dirgli!
Quando a 7 mesi voleva camminare a tutti costi, cercava le mie mani come fossero ARIA, come qualcosa di indispensabile, e guai a non dargliele, guai se non lo facevo camminare: avanti e indietro per la riva del mare. Allattavo ancora e il nostro era davvero un rapporto simbiotico, un contatto continuo, qualcosa di troppo prossemico, qualcosa che a parole non si riesce a spiegare.
Gli ho dato la mano milioni di volte, in ogni momento, per ogni attimo di sconforto, per un semplice gesto di affetto, nella notte quando piangeva, sul mio petto mentre ciucciava, per farlo addormentare:una mano nella mia e l’altra tra i miei capelli.
Anche se adesso sono orgogliosa della sua “indipendenza” non nego che in fondo provo un senso di “abbandono” come se non fossi piu` indispensabile al 100%, mentre prima dipendeva da me in tutto, anche e soprattutto dal cibo, oggi non vuole darmi neanche la mano mentre camminiamo insieme. Lui corre, lui va, lui deve andare….
Non e` forse questo il compito ARDUO e atto di AMORE della madre? Stare a guardare un pezzo del tuo cuore che “si allontana” da te? Poterlo “solo” che amare piu` di ogni nostra capacita`?
E` difficile, ma anche se tu non lo sai io la mano te la do ogni volta che le tue manine poggiano sul cuscino mentre dormi, e allora sussulti e poi fai un respiro profondo.
Come tutte le volte che ti ho sorretto quando iniziavi a camminare da solo, ma SOLO veramente non ti ho mai lasciato…
E poi l’immagine che racchiude uno dei significati piu` riflessivi della vita, qualcosa per cui tutti dovremmo soffermarci almeno un istante, come dissi allora sotto la foto:” E chi l’ha detto che chi non e` capace a camminare non possa insegnare a far camminare?!?”
{mio nonno Luigi che non ha MAI camminato e Orlando, dicembre 2015}
Caro figlio mio la mia mano sara` sempre qui, sempre pronta a stringere la tua, anche quando credi di non averne bisogno.
LA MAMMA
MAMMA GLAMOUR