Perche’ le vedo li, ferme nello stesso punto da chissa’ quanto tempo. Alcune belle, bellissime. Altre meno. Rosa, grigie o verdi. Nuove, appena montate, allora mi viene da pensare che quella sia una casa ristrutturata da poco, una famiglia che nasce, nuove vite, nuovi inizi.
Mi piace immaginarmi le persone che vi entrano, e in quanti abbiamo varcato quella porta, personaggi famosi, Re, soldati, schiavi…
Mi immagino le vite di chi ci entra ogni giorno, cercando di capire come sia strutturata la loro cucina, la sala da pranzo e la camera da letto.
Se dentro c’e’ il parquet scricchiolante oppure un pavimento in cotto dell’800, o la moquette, cosi’ un po’ USA anni ’60.
Provo ad indovinare se dentro quella porta siano tutti felici e quanti amanti siano passati di li per avere 10 minuti da godere nella penombra.
Quanti bambini con gli zainetti sulle spalle per andare a scuola, come nel dopo guerra, come quando non si pensava al pedofilo, allo stronzo, al terrorista.
La vecchia nonna che cura il suo porticato, bianco, luminoso e fresco, ma sempre con la luce del sole che filtra dalle piante.
Una bici appoggiata al portone, le storie di chi crede, ancora, alle favole, di chi bussa senza suonare il campanello. Di chi ti aspetta fuori e non importa quanto tempo ci metti..
Chi e’ timido, e passa veloce, e si rifugia dentro il suo castello, ma nella fretta di non essere visto non trova nemmeno le chiavi per aprire, la porta…O il suo cuore.
Una casa sul mare, la porta che si apre e vedi azzurro, e vedi chiaro, il rumore delle onde, i gabbiani. Tanto trambusto, ma se guardi l’orizzonte poi, e’ tutto piatto, sempre.
Le porte dei negozi nel centro storico, in quelle piccole vie, dove tutto e’ curato nel dettaglio, nulla fuori posto, a parte le persone, come al solito.
Poi ci sono i posti del cuore. Quei luoghi in cui il tuo IO si lenisce, non pensa, ma ama e basta. Ci sono posti da dove non te ne andresti mai, posti in cui fermeresti il tempo, per fermare la tua felicita’ in un punto preciso, dove sai di poter essere felice per sempre.
Esistono infine quelle porte che non hai il coraggio di aprire, mai.
Perche’ sai gia’ che non esiste nessuna chiave in grado di aprirle.
Rimamgono li’, incastrate in qualche parte di muro, magari anche di un bellissimo palazzo, ma niente e nessuno vi entra. Forse un giorno.
Forse.
MAMMA GLAMOUR