Organizzare il matrimonio da sola non è un’impresa impossibile, non servono necessariamente Wedding Planner e progetti creativi, o avere tutto sotto controllo. Almeno che tu non ti sposi dall’altra parte del mondo, oppure in un posto che non conosci e allora hai effettivo bisogno di qualcuno che ti organizzi tutto nel dettaglio.
Non serve avere “solo”tempo. Ok, ci vuole anche quello, ma io lo sto facendo di notte quando tutti dormono, o la mattina presto. Quando i bambini grandi sono a scuola e la piccola riposa oppure gioca tranquilla. La sera dopo cena, intorno al tavolo insieme al mio (quasi) marito: davanti a noi il bicchiere di vino ancora pieno e l’agenda dove c’è scritto così: “Cose da fare per Matrimonio”. Semplicemente.
Non è da me. A me piace fare le cose a modo mio: non troppo poco, ma nemmeno troppo. Quel minimalismo pieno di dettagli che ti fa dire: “Wow”. Voglio qualcosa che mi rappresenti, dalle partecipazioni (che avete già visto qui) , ai colori che si ripresentano anche nel Setting table, nei fiori e in tutto il contorno. Insomma fondamentale è creare un leitmotiv.
Organizzare il matrimonio da sola, 5 cose fondamentali da cui partire.
- LOCATION SCOUTING e SCELTA della CHIESA (se matrimonio religioso) Non sono una praticante, ma ho sempre pensato al mio matrimonio in una bella chiesetta, intima e che crei la giusta atmosfera di emozione e spiritualità. Unita ad un posto altrettanto semplice, un po’ rustico, ma bello in ogni angolo. Sono quindi fondamentali la ricerca della chiesa, la disponibilità del prete e della location che fra le tante avete scelto.
- SCELTA DELL’ABITO. Intorno alla scelta del vestito si costruisce il resto, perché tutto deve essere armonioso. L’abito ti deve rappresentare e tu devi starci bene dentro, devi sorridere e quando farai il sorriso più bello, allora quello sarà l’abito giusto, anche se non è come avevi (sempre) immaginato. Il mio abito l’ho scelto perché guardandomi allo specchio non c’era nulla che non mi piacesse, sorriso compreso.
- BANQUETING. La scelta del catering non è mai da sottovalutare. Non basta solamente scegliere il menu e i cocktail per l’open bar, dietro c’è molto altro. Come la scelta dei tavoli: rotondi, imperiali, ovali o rettangolari. E poi la disposizione: a ferro di cavallo, su un prato tipo pic nic, oppure a buffet. Tovagliato bianco classico oppure tavolo country con runner in lino. Sedia ghost, sedia francese oppure sedia incrociata..insomma ci sono tanti stili e combinazioni. Ovviamente non vi dico ancora quello che abbiamo scelto noi!!
- SETTING TABLE E FLOWERS DESIGN. Ovvero scegliere le posate, i piatti, i bicchieri e il tovagliato. Senza dimenticarsi dei fiori che accompagnano la tavola e la chiesa, il bouquet della sposa, i fiori all’occhiello per lo sposo, il papa della sposa, i fratelli degli sposi e i testimoni. Per la mia mamma e per le mie testimoni e damigelle ho pensato ad una sorpresa. Le mie bambine invece saranno meravigliose, accompagnate dal mio ometto! Sembrano scelte scontate, ma come vi dicevo tutto deve essere armonioso e seguire un filo conduttore.
- OUTFIT TESTIMONI/DAMIGELLE/BAMBINI (se ne avete) Non ho voluto dare un dress code per tutti perché non volevo mettere in difficolta nessuno. Ho richiesto solo abito lungo e vestito. Ma per i miei testimoni e le damigelle, la palette da rispettare è rigorosa. Voglio dire, devono stare bene accanto a me! Ai bambini non ho ancora pensato, sicuramente saranno tutti e tre dello stesso colore, con un dettaglio diverso per ognuno.
Non sembra difficile , l’importante è sapere quello che si vuole e avere le idee chiare.
Io vi posso dire che ci sto riuscendo. Mi mancano i dettagli e definire le ultime cose. Mancano ancora tre mesi, e se parliamo nel linguaggio dei matrimoni è pochissimo, lo so. Ma perché farsi venire l’ansia? Vorrei vivermi questo periodo in maniera positiva, come quando aspetti di vedere qualcosa di bellissimo. Un’attesa che promette qualcosa di bello, quello sicuro, e che rimarrà per sempre dentro i nostri ricordi migliori.